Sunday, August 21, 2011

One way to Bergen (post di circa due settimane fa)


Oslo - Bergen in treno è da fare almeno una volta nella vita. Per chi ama i paesaggi nordici è come recarsi alla mecca. Sembra di andare al binario 9 e 3/4 e prendere il treno per Hogwarts.

A partire da Oslo si vede buona parte della costa e dei fiordi, isole comprese. Il tragitto passa anche per Utøya, (il che è abbastanza triste perché fa pensare alla tragedia di qualche settimana fa). La cosa che colpisce di più e ti fa rendere conto di quante persone siano morte è l’enorme distesa di rose e bandiere norvegesi vicino al ponte che collega l'isola alla terra ferma.

Più ci si allontana da Oslo e più spariscono i fiordi e le coste. Ci si addentra nelle foreste e nella natura "interna". Ci si ritrova circondati da alberi, laghetti, ruscelli e qualche cottage ogni tanto (per creare l'atmosfera giusta basta far partire qualche canzone dei Korpiklaani :D).
Fino adesso tutta questa natura l'avevo immaginata solo nei miei sogni. Ho sempre desiderato di abitare in un cottage ( ovviamente provvisto di sauna) coi miei gatti, senza vicini nel raggio di 500 metri! 

Oggi per fortuna c'è il sole, anche se debole, che funge da "ciliegina sulla torta", emana la tipica luce nordica, luminosa anche se il suo effetto nel cielo è abbastanza debole e soffuso. In un certo senso "fredda". I raggi si riflettono sulle acque dei fiumi e dei mari, la luce riflessa è molto più forte, quasi abbagliante, e illumina anche il verde circostante. L'acqua assume un colore piuttosto scuro e grigiastro, contribuendo a contrastare il chiarore della luce. Spesso nubi grigie e fitte incombono e ombreggiano il paesaggio, lo oscurano quasi, lasciando filtrare solo qualche raggio di sole. In questo modo si crea un'atmosfera ancora più naturale, più nordica. E' un paesaggio che affascina, che incanta.
Se ci si distrae un momento da questo spettacolo si vedono tutti i passeggeri con gli occhi incollati al finestrino :). Procedendo, le case si fanno sempre più rare fino all'arrivo della stazione successiva. 

Tornando un po' indietro con gli anni mi sembra di avere in mano un libro di fiabe illustrato aperto nella sezione "la principessa si perde nel bosco" e di lasciare fluttuare la mente dentro queste immagini. Ettari di aberi alti e stretti. La luce fioca lascia intravvedere tutte le sfumature delle foglie, dal verde chiaro al marroncino al verde scuro. Pecore e mucche al pascolo si vedono tanto quanto le tipiche casette di legno norvegesi, ogni tanto si vedono anche alcuni cavalli.
Case e altre forme di vita umana sono sparite, ora solo la natura selvaggia che domina incontrastata. Le ultime si scorgono dall'alto gettando lo sguardo su una vallata, che assomiglia ad una specie di "gola profonda". I boschi si infittiscono. Adesso più che il boschetto incantato dove la principessa aspetta di essere salvata dal principe azzurro (norvegese ovviamente U_U) sembra di essere entrati nel regno dei Troll, meglio fare un po' di attenzione! :D 

In generale, la sensazione è quella di abbandonare la vita cittadina di Oslo e di addentrarsi nel "cuore" delle terre nordiche. Adesso si riscontra lo stereotipo Norvegia = cottage, foreste, patate, birra, musica folk, laghetti, montagne.
La mia prossima missione sarà colonizzare un'isoletta selvaggia, costruire una casetta in legno e adottare 10 gatti. 

Dopo le montagne rocciose si trovano larghe insenature e il paesaggio si fa più collinare. Dal regno dei troll si passa alla valle dove gli eroi superstiti si scontrano nella loro ultima battaglia e muoiono quasi tutti tranne colui che sconfiggerà il nemico diabolico (e dai korpiklaani si passa agli Ensiferum, e fuuuuuuuu una coppia di ciclisti si siede davanti a me, mi tocca comprimere la già più-che-compressa borsa ikea per farli stare, ci mancava solo un colosso di due metri in modo da far partire la lotta per mettere le gambe distese sotto il sedile altrui).
E poco dopo arriva la neve! che bello vedere la neve in agosto e sentire il vento fresco che ti soffia addosso! Ti da proprio l'idea di una terra incontaminata, selvaggia, libera... Credo sia il fascino unico delle terre scandinave. 
Il percorso del treno arriva quasi in cima ai monti. Poi inizia a scendere, addentrandosi nei boschi fitti di conifere. Lungo la discesa si vede un fiume. L'acqua è limpida e cristallina, è di un azzurro particolare perché riflette il verde delle montagne. Dalle cime scendono alcuni torrenti “bianchi” che brillano alla luce del sole e formano delle piccole cascate. Che spettacolo! L'acqua scende veloce e schizza dappertutto.
Continuando, il paesaggio torna pianeggiante e popolato, fino alla stazione di Bergen.

E' una natura accattivante e coinvolgente. Sono riuscita a rimanere sveglia per quasi tutto il viaggio (salvo qualche piccola dormita di massimo 15 minuti) pur avendo passato la notte insonne a preparare la valigia e ad aspettare la metropolitana al freddo. 
È un viaggetto da rifare!

Wednesday, August 10, 2011

Tiden flyr!

E' incredibile quanto velocemente siano trascorse queste tre settimane a Oslo. Mi è dispiaciuto lasciare questa città. Mi sono trovata veramente bene (tranne alcuni inconvenienti al mio arrivo, ma poi tutto si è risolto positivamente). La vecchia Christiania mi ha insegnato molte cose e mi ha fatto riflettere a lungo...

L'altra sera, finchè passeggiavo per il centro diretta verso casa, ho provato una sensazione di malinconia. Il sole stava calando e la gente iniziava a rintanarsi a casa o nei locali, le strade non erano molto affollate. C'era quell'atmosfera di tranquillità del tutto fuori luogo nelle capitali. Oslo è bella perchè è una città circondata dalla natura, una cosa piuttosto inusuale. Al fine settimana il centro si popola di gente e i locali rimangono aperti fino a notte inoltrata, ma gli altri giorni la situazione è molto più tranquilla. Se ti viene voglia passeggiare in mezzo ai boschi o in riva al lago basta spostarsi di tre o quattro chilometri, dieci minuti con la metro. Man mano che ci si allontana il verde "ingloba" sempre di più il paesaggio.
La sensazione è quella di vivere in luogo dove la gente è molto gentile ed educata, sa fare festa e divertirsi, vive in una città piuttosto grande e urbanizzata ma non ha perso il contatto con la natura e il rispetto per l'ambiente. Si tratta proprio di una mentalità più aperta ed evoluta! Non tutti, purtroppo, sono in grado di apprezzare una serata trascorsa da soli in riva al lago a leggere Hamsun, o semplicemente una passeggiata per i boschi prestando attenzione a tutta la natura circostante. Ormai ci sentiamo bene solo quando abbiamo soddisfatto i nostri bisogni materialisti/consumisti. E poi non siamo in grado di rilassarci e stare tranquilli, di accarezzare un gattino, di fermarci ad osservare un passerotto sopra un tronco d'albero, una paperetta che nuota... Questa società ha perso molto, ma non è così difficile aprire gli occhi e guardarsi un po' intorno! Dove troviamo un luogo pacifico lontano dallo stress e dalla frenesia cittadina? Chi ci regala un luogo non inquinato e lontano dal cemento?

Abbiamo ancora molto da imparare...

Tuesday, August 9, 2011

Cose da vedere (assolutamente) ad Oslo

Una città piccola, non ha le dimensioni di una capitale e la frenesia di una metropoli, ma forse è molto bella anche per questo. Oslo ha molto da "raccontare". Seppure oggi sia diventata una città cosmopolita e urbanizzata non ha perso il suo fascino di "città del nord" e si caratterizza soprattutto per l'architettura ottocentesca tipica della maggior parte degli edifici del centro storico.

Dalla residenza dei reali si apre la via principale della città "Karl Johans gate" che arriva fino al centro. Non poco distante si può visitare il museo di Ibsen e fare la sua abituale passeggiata a partire dall'omonima via, leggendo alcune delle sue famose citazioni scritte lungo la strada. Proseguendo si vedono: la facoltà di giurrisprudenza, il teatro nazionale e il duomo. Andando verso sud si possono vedere il nuovo teatro dell'Opera (edificio in stile contemporaneo costruito interamente in marmo di carrara), il porto, le incisioni runiche nel Ruinparken e nel MIddelalderparken e la fortezza di Akershus. Da qui si può prendere il battello per Bigdoy. Si raggiungono: il museo delle navi vichinghe, con le tre famose navi "funebri" ritrovate piuttosto intatte meno di un secolo fa; il "folke museet", una messa in piedi degli usi e costumi popolari norvegesi con tanto di danze, musiche, artigianato tipico e ricostruzione della "Christiania" dell'800; la spiaggia di Huk, ovviamente non è quella italiana con sabbia e sole, ma si tratta di una riva scogliosa e solo una minima parte è fatta da una specie di terriccio sabbioso. E' molto bella perchè conserva il suo stato selvaggio (come gran parte della natura norvegese) e si ha una visione dei fiordi fantastica, anche se spesso c'è nebbia che da una nota di nordico al panorama.  Molto interessanti sono anche il parco di Vigeland, con molte delle sue statue, e il cimitero dove sono sepolti Ibsen, Munch, Bjørnson, Krogh... Da vedere anche La national gallery, il museo di Munch e l'orto botanico. La cosa bella dei musei norvegesi è che 3/4 delle opere che vi si trovano sono di artisti nordici e sono "contestualizzati" nel loro ambiente. E' più comprensibile Munch se lo si osserva con la luce tipica di Oslo.

Per i metallari, beh la norvegia è la patria del Black Metal! Immancabili L'ex helvete, il vecchio negozio di dischi di euronymous. E' gestito dai cinesi ma sono disponibili e ti accompagnano a vedere i sotterranei! A Ski, non molto distante da Oslo, c'è la tomba di Euronymous (si raggiunge in mezz'oretta di treno). Nel quartirere "Tøyen" (Tøyengata, 40B) si può vedere il vecchio appartamento di Euronymous. A Holmenkollen si trova una delle stavkirke bruciate da Burzum (è molto bella anche se piccola). Il sabato sera non si può non andare al Rock In o all' Unholy, pub perfetti per bere una birra e poter ascoltare tutti i generi di metal, quello estremo non manca mai :D

Bene, ho cercato di essere sintetica ma mi rendo conto di aver scritto abbastanza :D
Per me questo è il minimo da vedere a Oslo!