Tuesday, October 11, 2011

Hole in the Sky, Taake, Bergensk Filharmonie Orkester...

...qui i concerti non finiscono mai! Non a caso Bergen è la capitale europea della cultura. Hai voglia di ascoltare un po' di musica live? Basta recarsi in centro città e girare un po' per chiese o pub, ogni sera ci sono uno o più concerti in programma. Si tratta perlopiù di musica folk, classica oppure rock e metal. Ma è completamente diverso rispetto all'Italia. La prima cosa che si nota è l'organizzazione. I concerti iniziano all'orario stabilito (non un'ora dopo), i bagni sono puliti e mai affollati, si riesce ad avere una birra senza doversi perdere metà del concerto facendo la coda al bar, i locali sono generalmente più piccoli e ben tenuti.
Il prezzo del biglietto, paragonato ad uno stipendio medio norvegese, è decisamente contenuto. Inoltre gli studenti hanno sconti più o meno dappertutto (se l'ingresso non è gratuito).
E' diverso anche il rapporto artista - pubblico. In Italia coloro che stanno sopra il palco sono in un certo senso "distanti" da chi li ascolta. In Norvegia entrambi sono "sullo stesso piano". A fine concerto i musicisti si aggirano in mezzo alla folla, si mettono a parlare con la gente, vanno a prendersi una birra al banco... Sarà perchè qui esiste il concetto di uguaglianza tra le persone e chi può essere considerato un "vip" non sfoggia quell'atteggiamento di superiorità tipico degli italiani.

Ma passiamo al dettaglio, una sintesi di questi tre concerti presi a campione.

Hole in the Sky: eh vabbè, sicuramente uno dei migliori concerti della mia vita per una serie di motivi e coincidenze. Sono stata moooooolto fortunata, ho trovato il biglietto due ora prima dell'inizio del concerto, proprio quando avevo perso tutte le speranze (erano stati venduti tutti a fine maggio, ma grazie alla mancata partecipazione di alcuni sponsor ne avevano qualche altro disponibile). Il concerto cadeva proprio il giorno del mio 21° compleanno, che è stato inaugurato dai Satyricon la mezzanotte del 27 agosto e si è concluso con gli Immortal 24 ore più tardi. Mi sono vista entrambe le serate in prima fila e sono riuscita a prendere i plettri dei Ghost e degli Immortal, la bacchetta dei Ghost e quella di Hellhammer (che conservo come una reliquia). E tutto questo coincide col mio erasmus, un periodo della mia vita molto significativo e produttivo.
La bill spaccava: Enslaved, Satyricon, Immortal, Mayhem, Nifelheim, Helheim, Ghost, Primordial... :D non serve aggiungere altro. I migliori, a mio parere, sono stati Satyr e Frost :P. Dal punto di vista "scenico" i meglio sono stati gli Immortal, con tanto di giochi pirotecnici e perfetta riproduzione della nebbia che avvolge Bergen!
Per concludere, a fine serata, chi potevo trovare se non una coppia di padovani simpaticissimi che mi hanno fatto compagnia per le due serate successive???
Peccato solo che questa fosse l'ultima edizione dell'Hole in the Sky!

Taake: un puro, semplice ed efficace esempio del black metal norvegese non troppo commerciale. Il concerto si è tenuto in un locale abbastanza piccolo, non saranno state più di 250 - 300 persone. Hanno aperto i Vithr, molto bravi ed efficaci. Hanno fatto il giusto lavoro da gruppo di supporto, creando quell'aspettativa e quel desiderio di voler vedere suonare il gruppo principale.
Høst fa l'ingresso quasi scortato dalla sua bandiera norvegese, grande abbastanza da fungere da mantello e posizionata nel verso giusto \m/. Høst è molto fiero della sua città e i bergensi sono orgogliosi del loro artista. E questo si percepisce. Il concerto merita, trasmette tanto. Riesce a creare la giusta atmosfera che rappresenta sia la scena black metal norvegese che il senso di malinconia e il "grigiore" della città.  La scaletta è scelta con cura comprende un vasto repertorio vecchio (per esempio Doedskvad 3, Nattesid 1) e un po' del nuovo album.
Soddisfatta anche di questo concerto.

Bergensk Filharmonie Orkester with S. Rakhmaninov: gratuito per gli studenti :D. Anche questo è stato un concerto bello e coinvolgente. Ottimo per rilassarsi ascoltando musica classica seduti comodamente in un posto caldo (ci mancavano solo il caminetto e una tazza di tea bollente alla cannella). L'orchestra suona pezzi di musicisti norvegesi e non, anche abbastanza diversi tra di loro. Durante la prima parte del concerto si esibisce un pianista molto bravo, S. Rakhmaninov (che viene molto apprezzato e riceve una valanga di applausi). La seconda parte della serata è più tranquilla, ma comunque merita.

Tirando le somme, ne è valsa la pena e sono sicura che ci saranno altre occasioni simili!