Wednesday, December 7, 2011

Fiaba di Andersen? Una pagina dai racconti popolari norvegesi? Naaa, è solo il boschetto dietro casa!

Sembra proprio di essere in una fiaba nordica con tutta questa neve. Nemmeno a farlo apposta, ha iniziato a nevicare intensamente dal primo giorno di dicembre e l'entusiasmo che mi ha suscitato mi ha impedito di studiare seriamente gli ultimi giorni prima dell'esame.

Ho avuto la sensazione di svegliarmi in un altro mondo, un mondo che fin'ora avevo visto solo nei miei sogni. La notte prima che nevicasse avevo dimenticato di chiudere le tende e la mattina dopo sono stata svegliata dalla luce del giorno (non del sole, n.b.). Ancora distesa sul letto volgo lo sguardo verso la finestra e quello che riesco a vedere sono i contorni di paesaggio bianco poco definito. Vuoi perchè mi fossi appena svegliata, vuoi perchè effettivamente fuori era tutto bianco!
Ero davvero incredula e felicissima. Certo mi aspettavo quest'ondata di freddo prima o poi, ma avendo vissuto in un paese piuttosto caldo per vent'anni non pensavo che potesse arrivare all'improvviso. Ormai mi ero abituata all'alternarsi di giornate piovose e nebbiose, con qualche pomeriggio dai tramonti lunghissimi e il cielo ardente (tra l'altro mentre passavo ore e ore sui libri in biblioteca).
Avevo troppa voglia di mettermi gli stivali e andare a fare una passeggiata nei dintorni, stare un po' "en plein air" e respirare l'odore della neve fresca. Forse sono rimasta così sorpresa perchè la neve ha sempre avuto un significato positivo per me. La mia mente si è riempita di memorie ed esperienze felici, legate soprattutto alla mia infanzia. Ricordo quelle poche volte che sono andata in montagna e ho giocato con la neve fino a non riuscire più a stare in piedi dalla stanchezza; una di quelle due volte all'anno in cui inizia a nevicare la sera tardi e sotto le coperte, prima di addormentarmi, speravo di non andare a scuola il giorno dopo; quando tutta la gente iniziava a lamentarsi perchè non riusciva a muoversi per strada e io non li capivo proprio (e nemmeno adesso li capisco del tutto); quando stavo incollata alla finestra della cucina a guardare i fiocchi cadere dal cielo finchè gli altri sistemavano le luci nell'albero di Natale, le canzoni di Natale*, il nome del mio primo cagnolino che ho tanto desiderato, i paesaggi coperti di bianco che mi facevano pensare alle casette del presepe e alle fiabe che mi leggeva mia madre per farmi addormentare.
La neve è sempre stato qualcosa di magico per me. Credo sia anche per questo motivo che da un paio d'anni sono fissata e affascinata dalla Norvegia, ti fa sentire così vicino alla natura...

Purtroppo sono dovuta rimanere chiusa in biblioteca a studiare, con la promessa di andare in esilio per le motagne alla prossima nevicata. Non l'ho pensato due volte e un paio di giorni dopo ha nevicato di nuovo! Il bello è che anche questa volta il tempo mi ha colta di sopresa. Ha iniziato a nevicare la mattina stessa in cui avevo l'esame di norvegese e al momento ero concentrata solo su quello. Ma... subito dopo aver messo piede fuori dall'aula mi sono ricordata di non essere in Italia e ho trovato davanti ai miei occhi un paesaggio ancora più bianco rispetto a quello che avevo visto poche ore prima. Che bello, ero proprio l'impersonificazione della felicità!
Ma il dovere continuava a chiamarmi, quindi mi sono diretta verso casa con tutta l'intenzione di studiare per l'orale del giorno dopo. L'avessi mai pensato! Appena sono scesa dalla metro sono stata assalita da alcuni miei amici impegnati in una snow-fight e appena sono entrata in un noto social-network ho capito di essere arrivata in tempo per la seconda manche. E' stata una cosa troppo divertente! anche se infine eravamo tutti pieni di mal di schiena e il nostro amico norvegese ci ha proprio fatto un baffo! Se ne stava tranquillamente in maglioncino senza sciarpa, senza guanti e riusciva a colpire più o meno tutti.
E per concludere la serata Nightmare before Christmas con la possibilità di avere un pezzo di torta  a 5 nok... What else?

Oggi, dopo l'esame orale, ne ho approfittato per fare un giro alla stavkirke. Bellissima, come sempre! Anzi, ancora meglio con la neve.



Adesso sono in camera a scrivere al lume di candela (perchè crea l'atmosfera giusta, non perchè sono in un bivacco senza elettricità!) e fuori nevica ancora. Un tea bollente alla cannella e una copertina finchè mi guardo questo spettacolo non me le toglie nessuno, anche se sono le 5am passate.






*chiedo perdono per la ripetizione ma non sapevo cos'altro mettere