Saturday, March 17, 2012

Ja, jeg elsker dette landet! (cit.)

Un anno fa circa, vincevo il bando per l'erasmus a Bergen. Un anno fa circa, il mio entusiasmo saliva di giorno in giorno. Un anno fa circa, avevo iniziato a fare il conto alla rovescia e a progettare il mio futuro in un altro paese.
Avendo la consapevolezza di partire, forse per sempre, di poter finalmente dire addio a tutto quello che non riuscivo più a sopportare, percepivo il tempo come se stessi di fronte ad una clessidra enorme, ad ascoltare lo scorrere infinito dei granelli di sabbia.
Vivo qui da 7 mesi e non tornerò indietro. Non in Italia. 
Perchè? Beh... Io in Italia credo di esserci nata proprio per sbaglio, non c'è niente (o quasi) che mi faccia sentire italiana. Solo otto lettere sul passaporto e sulla carta d'identità. Amo la natura, passeggiare nei boschi, il freddo, la neve, il buio... Odio il sole e il caldo, non sopporto proprio l'estate. Mi piacciono queste piccole città fuori dal mondo, con poca gente, ordinate e sicure, con le casette di legno che mi fanno pensare ad un paesaggio fiabesco. Mi piacciono le persone oneste, che ti rispettano e non ti chiamano solo quando gli fai comodo, capaci di parlare l'inglese anche se non è la loro lingua madre, tranquille e riservate, che non urlano per parlare e non sono invadenti, che non passano le giornate a lamentarsi e basta. Mi piace andare all'università e trovare tutto che funziona, risolvere i problemi in mezz'ora, trovare segretarie disponibili, gentili e preparate. Mi piace poter lavorare poco e guadagnare tanto in modo da avere il tempo di studiare. Mi piace essere considerata una persona intelligente che può migliorare la società invece di origliare il binomio "studente = costo". Mi piace vivere in una società aperta ai cambiamenti, dove non fa scandalo vedere coppie omosessuali e genitori single. Ma soprattutto, amo la "follia" dei norvegesi di non avere paura di divertirsi e se ne fregano di quello che pensa la gente su di loro.

Dopo questa "piccola" parentesi... Cos'è cambiato da un anno a questa parte? Tantissimo, ovviamente. Prima di tutto me stessa. Ho preso una nuova strada. Sono entrata in sintonia con uno stile di vita diverso. Sono cambiati molto la mia mentalità e il mio punto di vista. Non che prima fossi una bigotta vecchio-stampo, ma avendo vissuto due realtà completamente differenti ho capito che la normalità non esiste, è solo un insieme di abitudini e regole dettate da un gruppo più o meno omogeneo di persone.
Ho imparato a vivere da sola e ad arrangiarmi. Ho veramente capito che i beni materiali valgono poco - niente, che il clima "casalingo, famigliare" si può ricreare anche da soli, durante una domenica pomeriggio passata a cucinare carote e patate e a guardare, fuori dalla finestra, il buio che avanza. L'unica cosa che mi manca è un micio. Ho realizzato che non è fondamentale avere una cucina coi fiocchi quando tutto il resto va bene. Anche la pasta al ketchup è buona, soprattutto per la sua capacità di farti sentire così non-italiano!
E' cambiato il mio modo di comportarmi, a vedere tutta questa gente civilizzata e precisa ti viene da comportarti come loro e ti senti in colpa anche se ti cade una carta dalla borsa e la lasci per terra!

E intanto sono 8 mesi che vivo qui, ma più si vive bene più il tempo passa veloce. L'altro giorno mi strizzavo il cervello per trovare qualcosa di negativo, ma ho fallito. Qualcosa che manca e che potrebbe rendere la Norvegia ancora più perfetta? Ci penserò.
...ed è impossibile non innamorarsi di un paese come questo.

"Ja, jeg elsker dette landet!" (Bjørnson).